SOCIETÀ FILOSOFICA DELLA SVIZZERA ITALIANA
               

Filosofia dei sensi

Lugano, mercoledì 18 ottobre 2006 Biblioteca Salita dei Frati, inizio ore 20.30

Ospite sarà Silvana Borutti, docente di filosofia teoretica all‟Università di Pavia.

L'incontro prende spunto dal volume di Silvana Borutti, Filosofia dei sensi. Estetica del pensiero tra filosofia, arte e letteratura, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006.
“ Il volume si interroga sulla continuità tra sensibilità e intelligenza, prendendo sul serio l‟etimologia della parola „estetica‟. In greco, infatti, aisthesis significa„percezione con i sensi o con l‟intelligenza‟. L‟ipotesi teorica, cui è dedicata la primaparte del libro, è che la continuità tra sensi e pensiero sia consegnataall‟immaginazione, considerata come attività che è a un tempo ricettiva e produttiva.Le immagini possono rendere conto del nesso tra passione e azione, tra l‟aspetto rivelativo (venire da) e l‟aspetto creativo (andare verso) di cui vive la nostraesperienza del senso.

La seconda parte del volume „incarna‟ la questione teorica della radice sensibile delpensiero in esempi presi dall‟arte, in particolare dalla pittura e dalla letteratura. L‟analisi verte sulla natura sensibile e immaginativa di diverse esperienze artistiche,in cui le immagini mostrano la propria forza conoscitiva. In primo luogo il processo creativo, visto come esperienza di carattere psicologico, cognitivo e ontologico; e poil‟esperienza del vedere e dell‟immaginare in pittura, le possibili descrizioni letterarie del corpo senziente, le rappresentazioni artistiche dell‟esperienza spaesante del fantastico – tra Bacon, Caravaggio, Klee, Calvino Füssli, Manganelli, ...” (Dalla presentazione del volume)

Silvana Borutti da tempo sviluppa una riflessione sulla conoscenza di ascendenza neokantiana, che considera le scienze dei differenti domini come altrettanti diversi procedimenti di costituzione d‟oggetto. Al centro di questa prospettiva c‟è un‟idea di forma concepita non come legge e calcolo formale, ma come modellizzazione e produzione dioggetti possibili. In questo quadro rientra la sua riflessione sulle categorie delle scienze umane e sul rapporto fra scienza e immaginazione. Tra le sue pubblicazioni più recenti in materia, ricordiamo il volume Filosofia delle scienze umane, Bruno Mondadori, Milano 1999 e la raccolta e cura di saggi di Michel de Certeau, La scrittura dell’altro, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005; inoltre gli articoli seguenti: Fiction et construction de l’objet en anthropologie, e Pour une ontologiede l’inachèvement (Kant, Heidegger, Wittgenstein, Freud), in F. Affergan, S. Borutti, C. Calame, U. Fabietti, M. Kilani, F. Remotti, Figures de l’humain: les représentations de l’anthropologie, Editions de l‟Ecole des Hautes Etudes en SciencesSociales, Paris 2003, pp. 307-326, e pp. 75-99; Sentimento e scrittura dell’altro in antropologia, in La comunicazione. Ciò che si dice e ciò che non si lascia dire, a cura di M. Ruggenini e G.L. Paltrinieri, Donzelli, Roma 2003; Percezione eimmagine. Un’estetica per le scienze umane, “Aut aut”, 313-314, 2003.