SOCIETÀ FILOSOFICA DELLA SVIZZERA ITALIANA
               

Stato di emergenza

Biblioteca Salita dei Frati, Lugano, inizio ore 20.30

Martedì 22 settembre 2009 
Remo Bodei: Stato di emergenza
Introduce Virginio Pedroni 

Martedì 27 ottobre 2009 
Giacomo MarramaoEmergenza e politica
introduce Cristina Savi

Martedì 17 novembre 2009
Bernard Stiegler: Emergenza e sapere
introduce Fabio Merlini (Incontro organizzato in collaborazione con l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale)

Il tema
L’elenco delle emergenze, reali o presunte, si allunga: emergenza ambientale, emergenza terroristica, economico-finanziaria, emergenza immigrazione, emergenza sicurezza, emergenza segreto bancario, emergenza nuova influenza, ecc. Nelle condizioni di emergenza ciò che si riduce è il tempo: il tempo per l’azione così come il tempo per l’analisi, la riflessione, la discussione. Occorre distinguere la condizione di emergenza da quella più generale di esposizione a sfide o di crisi. Nell’emergenza il tempo si fa molto scarso e il punto di non ritorno incombente, per cui occorre assolutamente trovare una rapida e provvisoria soluzione.Accanto alle grandi emergenze collettive, connesse a pericoli incombenti, vi sono le piccole emergenze tipiche, ad esempio, di un mondo del lavoro in cui la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione riduce i tempi e costringe a reazioni sempre più rapide.Riflettere sulla condizione di emergenza può essere utile per meglio capire la situazione spirituale dell’uomo contemporaneo. La filosofia, da sempre portata a indagare su questioni come il tempo, il nesso fra pericolo, paura e coraggio, il rapporto fra passione e ragione, intuizione immediata e pensiero, può dare un importante contributo a tale riflessione.

I relatori
Remo Bodei
è professore stabile di filosofia alla UCLA (University of California, Los Angeles), dopo essere stato a lungo docente ordinario di storia ella filosofia all’Università e alla Scuola Normale Superiore diPisa. La sua ricerca scientifica è stata inizialmente indirizzata sull'idealismo classico tedesco e sull'estetica e la politica dell'età di Goethe e della fine dell'Ottocento; si è occupato in seguito del pensiero utopico del Novecento e della filosofia politica italiana e francese; nell'ultimo periodo si è dedicato invece alla tematica delle passioni e dei desideri, dell'identità personale e collettiva e al rapporto tra memoria e oblio. Fa parte del comitato di direzione di alcune associazioni scientifiche internazionali e di riviste come "Teoria politica", "Iride", "Cultura tedesca", "Atque", "Pluriverso", "Carrefour", "Anthropology and Philosophy", "Philosophy and Social Criticism" e "European Journal of Philosophy". È il responsabile scientifico del Festival di filosofia di Modena. È autore di numerosi libri, tradotti in varie lingue, e di articoli, versioni ed edizioni di testi. Fra i suoi libri più recenti segnaliamo: Le logiche del delirio. Ragione, affetti, follia (Laterza, 2000); I senza Dio. Figure e momenti dell'ateismo (Morcelliana, 2001); Il dottor Freud e i nervi dell’anima. Filosofia e società a un secolo dalla nascita della psicoanalisi, (Donzelli, 2001); Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze (Feltrinelli, 2002); Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia (Zanichelli, 2005); Piramidi di tempo. Storie e teoria del déjà vu (Il Mulino, 2006); Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia (Bompiani, 2008); La vita delle cose (Laterza 2009).

Giacomo Marramao è professore ordinario di Filosofia politica presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali dell’Università di Roma Tre. In precedenza ha insegnato Filosofia della politica e Storia delle Dottrine Politiche presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. È inoltre direttore scientifico della Fondazione Basso-Issoco e membro del Collège International de Philosophie di Parigi. Come visiting professor ha tenuto corsi e conferenze in numerose università europee e americane: alla Sorbona a Parigi, al Warburg Institute di Londra, alla Columbia University di New York e in molte altre. All’inizio degli anni Ottanta è stato co-fondatore di influenti riviste, come “Laboratorio politico” e “Il Centauro”. Attualmente è membro direttivo di “Iride”, rivista di filosofia pubblica. Tra i suoi libri più recenti, segnaliamo La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo (Bollati Boringhieri, 2008); Minima Temporalia. Tempo, spazio, esperienza (Luca Sossella editore, 2005); Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione (Bollati Boringhieri, 2003); Dopo il Leviatano (Bollati Boringhieri, 2000).

Bernard Stiegler, filosofo e dottore alla École des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS), è attualmente direttore dell’Institut de Recherche et d’Innovation del Centre George Pompidou a Parigi,professore al Goldsmiths College (Londra) e all’Université de Technologie de Compiègne (Francia). È stato direttore di programma al Collège International de Philosophie, direttore dell’unità di ricerca Connaissances, Organisations et Système Techniques, da lui fondata nel 1993, direttore generale aggiunto dell’Institut National de l’Audiovisuel, e direttore di sviluppo culturale al Centre Georges Pompidou di Parigi. Stiegler è conosciuto per aver situato al centro della sua riflessione filosofica il tema della tecnologia, con le sue derive ma anche con le sue immense possibilità. In quest’ottica, nel 2005, ha fondato l’associazione Ars Industrialis, «Association internationale pour une politique industrielle de l’esprit», che promuove la riflessione filosofica sull’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra società. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali menzioniamo: i tre volumi di La technique et le temps (Galilée, 1994/1996/2001); i tre volumi di Mécreance et discrédit (Galilée, 2004/2006/2006); Prendre soin – De la jeunesse et des générations (Flammarion, 2008); Pour une nouvelle critique de l’économie politique (Galilée, 2009); in collaborazione con Ars Industrialis: Réenchanter le monde - La valeur esprit contre le populisme industriel (Flammarion, 2006). La conferenza di Bernard Stiegler sarà tenuta in francese.